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Focus economia

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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

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Aosta, Italy

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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

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Focus Economia in diretta dal Forum Ambrosetti a Cernobbio

9/6/2024
È iniziata questa mattina a Villa d'Este di Cernobbio, e si concluderà domenica 8 settembre, la cinquantesima edizione del Forum Ambrosetti dal titolo: "Lo scenario di oggi e domani per le strategie competitive". 1° Think Tank in Italia, 4° nell'Unione Europea e tra i più rispettati indipendenti al mondo su 11.175 a livello globale, il Forum Teha prende il via sul Lago di Como con il saluto di Valerio De Molli, CEO di The European House - Ambrosetti. Ospiti in sala imprenditori, politici e rappresentanti delle istituzioni. Tra i relatori diversi Capi di Stato e di Governo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in video collegamento), il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni; il Presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev; il Primo Ministro dell'Ungheria Viktor Orbán; Sua Maestà la Regina Rania Al Abdullah di Giordania. 12 i Governi rappresentati. Per l'Italia, oltre al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, 9 Ministri. Nel corso della giornata dedicata all'Italia: Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle; Carlo Calenda, Segretario Nazionale di Azione e Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico. Tra gli argomenti al centro del dibattito italiano, senz'altro lo stato dei lavori sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Finora, stando all'Osservatorio del think tank "The European House Ambrosetti", che sarà presentato al Forum di Cernobbio (di cui La Stampa ha anticipato i contenuti), la previsione di spesa per il 2024 è di 43 miliardi di euro, e a metà anno il governo ha impegnato solo il 22% per cento di quanto stimato, ossia 10 miliardi in sei mesi. "Se il cammino dovesse proseguire a questa velocità, dice Begnozzi, «a fine anno si arriverebbe appena a 18,6 miliardi, meno della metà di quanto preventivato». L'Italia ha sì rispettato il calendario: dall'inizio del Recovery, sono stati raggiunti tutti i 269 traguardi previsti, ma per arrivare ai 618 obiettivi complessivi, ne restano ancora 349 da centrare in un anno e mezzo. I ritardi Uno dei punti critici riguarda i Comuni. Al 2024, il Pnrr ha messo in moto oltre 216 mila progetti e, dopo l'ultima revisione del governo - la terza -, ne sono stati eliminati circa 45 mila, lasciandone attivi 55 mila, il 25% del totale. A livello complessivo, circa un terzo è in ritardo, con un rallentamento medio di circa 13 mesi. Anche rispetto ai soli programmi gestiti dai Comuni, il 31% è in affanno. C'è anche un nodo geografico. Il maggior numero di progetti (44%) è concentrato al Nord, il 15% al Centro, mentre gli interventi al Sud e nelle isole rappresentano il 31% del totale. Il restante 10% è di ambito nazionale. «A livello di importo complessivo dei progetti attivati ad aprile 2024, pari a 128,7 miliardi di euro, al Sud è allocato solo il 36%: il requisito di almeno il 40% delle risorse allocabili destinato al Mezzogiorno non è ancora stato rispettato», scrivono gli esperti. Rispetto al totale, prosegue lo studio, il 14% dei progetti non è ancora stato avviato o è nelle prime fasi di avvio. Questa percentuale si abbassa al 2% per i progetti sviluppati dai Comuni, mentre è ancora al 19 per cento per i progetti destinati al Sud. Interviene: Valerio De Molli - Managing Partner e C.E.O. di The European House - Ambrosetti. Energia, Innovazione e indipendenza: a Cernobbio le sfide per il settore del gas naturale Per Snam l'impegno prioritario resta quello rivolto alla sicurezza energetica e all'autonomia della rete italiana nella gestione dei flussi di gas naturale anche in vista dell'arrivo dell'inverno. A tal proposito la società ha recentemente confermato che l'attività di riempimento degli stoccaggi sta procedendo molto bene, con il raggiungimento di un livello di scorte di circa il 92%, superiore alla media europea e con più di 2 mesi di anticipo rispetto al previsto e l'obiettivo di raggiungere a fine ottobre una giacenza prossima a 14 miliardi di metri cubi. Questo nell'ottica di un'indipendenza dal Gas Russo che...

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​​​Manovra, un piano per assumere 30mila medici e infermieri

9/5/2024
Un piano straordinario per assumere fino a 30mila tra medici e infermieri in tre anni. Lo riporta oggi il Sole 24 ore con Marzio Bartoloni, spiegando che si tratta di una delle misure che "dovrebbe prendere forma" nella prossima Legge di bilancio. Per il maxi piano di assunzioni, che "partirà del prossimo anno" , potrebbero esserci due "incognite". La prima riguarda le coperture perché per l'intervento del governo serve "oltre un miliardo di euro anche se le risorse necessarie per finanziarlo saranno spalmate su tre anni, il 2025, il 2026 e 2027". La seconda incognita è relativa proprio alle 30mila assunzioni, "di cui 8-9mila dovrebbero riguardare i medici". Il rischio, scrive il quotidiano, è la difficoltà a trovare medici e infermieri "disposti a lavorare nel Sistema sanitario nazionale con stipendi in media più bassi rispetto ad altri colleghi all'estero o nel privato, tanto che sono molti i sanitari che si dimettono (circa 25mila nel 2021-2022)". Per questo il piano dovrebbe prevedere un'altra misura, anch'essa da inserire nella Legge di Bilancio: " la detassazione con una flat tax al 15% dell'indennità di specificità che hanno medici e infermieri". "Abbiamo avuto un incontro con il ministro Giorgetti a fine luglio primo di agosto e l'attenzione del ministero è soprattutto sul personale sanitario": lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine del lancio della campagna 'Noi salviamo vite', al ministero. "Vogliamo che ci siano più fondi per assumere il personale e vogliamo che chi lavora nel Servizio sanitario venga pagato meglio. I fondi ci sono, ma non siamo ancora entrati nel dettaglio. A me interessa che venga assunto più personale e che chi lavora nel Ssn sia gratificato. Vogliamo un piano per assumere medici, per far fronte alla gobba pensionistica". "Nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale lavorano oltre 101 mila medici, tra questi 4.312 medici specializzati in emergenza-urgenza. Aumentare i posti nelle specializzazioni non basta se poi non vengono coperti i posti. Lo scorso anno dei posti messi a bando ne sono stati assegnati solo uno su 4. I giovani scappano dalle specializzazioni in Emergenza e urgenza, luoghi interessati da carenza del personale e burnout" ha aggiunto il ministro. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore. Manovra, oggi le entrate, poi arriverà il piano dei conti Ieri con Gianni ci eravamo lasciati con il Cdm che era appena iniziato. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma sulle concessioni balneari, prorogandole fino al settembre 2027. Le procedure per metterle a gara dovranno essere avviate dai titolari delle concessioni entro giugno del 2027. La durata delle nuove concessioni andrà da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni per garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. La misura, contenuta in un decreto legge che si pone come obiettivo quello di risolvere 17 contenziosi tra Italia e Ue, è stata accolta "con favore" anche dalla Commissione europea. Slitta invece il disegno di legge di riforma della rete dei carburanti per ulteriori approfondimenti. Oggi il governo inizierà a fissare qualche punto fermo che riguarda la Manovra. La lunga fase estiva delle fantasie intorno alla manovra giunge al termine per cedere il passo ai numeri veri su cui il Governo dovrà ultimare il Piano strutturale di bilancio, cioè il nuovo programma di finanza pubblica secondo le regole del Patto di stabilità riformato, e fissare i binari su cui far correre, si fa per dire, la prossima legge di bilancio. Una serie di cifre cruciali è attesa appunto oggi con l'aggiornamento delle entrate tributarie, che questa volta comprenderanno il gettito dell autoliquidazione delle partite Iva. Fin qui gli incassi hanno dato più di una soddisfazione al ministero dell Economia,con il loro aumento del 4,1% (10,2 miliardi) maturato nei primi sei mesi dell anno che hanno quindi seguito un ritmo di crescita quasi doppio rispetto a quello previsto su...

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Oggi Cdm, tra balneari e carburanti si inizia a ragionare di Manovra

9/4/2024
Oggi è stato convocato il Consiglio dei ministri alle 17.30 a palazzo Chigi. La bozza del Dl carburanti in arrivo oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri introduce incentivi ad hoc per la riconversione degli impianti in chiave green. A tal proposito, viene istituito un Fondo presso il ministero dell Ambiente con una dote di 140 milioni per tre anni che servirà a finanziare gli incentivi per la trasformazione degli impianti. La bozza del Ddl sulle concessioni balneari non è all ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Ma non è escluso che arrivi un via libera fuori sacco . La decisione finale sarà presa in Cdm. Il compromesso che il ministero degli Affari Ue, come anticipato dal Sole 24 Ore il 1° settembre, ha individuato con Bruxelles prevede l obbligo di avviare le gare entro giugno 2027 e fino al 30 settembre dello stesso anno la proroga delle concessioni già in essere, ma con la facoltà di anticipare i bandi per i Comuni che intenderanno farlo e motiveranno adeguatamente la loro scelta. Solo «in presenza di ragioni oggettive», come la pendenza di un contenzioso o «difficoltà oggettive legate all espletamento della procedura stessa», la scadenza può essere posticipata fino al 31 marzo 2028. Niente prelazioni per i concessionari uscenti, mentre dovrebbero entrare indennizzi per i subentranti ma con un perimetro limitato. Tra il caso Sangiuliano e i due dossier, balneari e carburanti, sarà anche l'occasione per il governo per iniziare a fissare qualche punto fermo che riguarda la Manovra. "A metà mese lo approviamo e lo presentiamo in Parlamento". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti risponde, uscendo dal vertice della Lega alla Camera, a chi gli chiede quando il piano strutturale sarà approvato in Cdm. Sempre Giorgetti ha dichiarato nella stessa occasione: "La manovra? Ci stiamo lavorando, leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Invece, innanzitutto dobbiamo avere il quadro. Appena abbiamo il quadro e le linee, si declinano gli interventi. Vale come il calciomercato: prima c'è il calciomercato poi arriva la realtà; d'estate tutti scrivono qualcosa, il bilanciomercato, poi arriva il momento in cui si fanno le cose che si devono fare". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, interpellato, all'uscita del vertice della Lega alla Camera. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore. La Davos dell'Est Europa E' in corso e si conclude domani, la 33/a edizione del Forum Economico di Karpacz in Polonia, la cosiddetta "Davos dell'Est", la più importante conferenza dell'Europa centro-orientale, organizzata dalla Fondazione istituto per gli studi orientali. Tema di quest'anno, "Il tempo di nuovi leader: plasmare insieme il futuro'. Organizzato da oltre trent'anni, il Forum Economico è un luogo di incontro per rappresentanti del mondo della politica, dell'impresa e della scienza: tra gli ospiti, presidenti, capi di governo, ministri, politici, presidenti di aziende e rappresentanti di organizzazioni non governative. Sono attesi in oltre seimila da oltre 60 paesi, in particolare da Europa dell'Est, del Nord (Danimarca, Finlandia) e Ucraina - con una rappresentanza maggioritaria dalla Polonia a cominciare dal presidente Andrzej Duda. Tra gli speaker anche il nostro ospite, Patrizio Bianchi, già Ministro tecnico del Governo Draghi oggi professore, economista industriale internazionale che interverrà in un panel dedicato proprio alla "nuova leadership del cambiamento". Tra i temi all'ordine del giorno l'impatto della guerra in Ucraina sull'architettura della sicurezza globale, le questioni legate al futuro green, l'intelligenza artificiale. Sullo sfondo però emerge in modo sempre più deciso una percezione di insoddisfazione e sfiducia dei paesi dell'est che hanno aderito all'UE, e che vedono la loro crescita apparire lenta. C'è insomma una delusione palpabile per un'Europa che sembra diventare sempre meno credibile anche alla luce delle incertezze politiche di Germania e...

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Cala il reddito reale delle famiglie italiane ed è sempre più alto il divario con la Ue

9/3/2024
Il reddito disponibile reale lordo delle famiglie nel 2023 diminuisce, soprattutto a causa della crescita elevata dei prezzi, e si attesta oltre sei punti al di sotto di quello del 2008. Questa è la fotografia che emerge dalle tabelle Eurostat sul "Quadro di valutazione sociale" secondo il quale migliorano invece i punteggi per l'Italia sul fronte dell'occupazione e della disoccupazione e sulla povertà di chi lavora che scende sotto il 10% per la prima volta dal 2010. Per quanto riguarda i redditi in Ue la media sale da 110,12 a 110,82 (2008 pari a 100) mentre l'Italia cala da 94,15 a 93,74. Per quanto riguarda il reddito l'Italia rispetto al 2008 ha fatto meglio solo della Grecia (nel 2022 il reddito lordo disponibile era al 72,1% rispetto a quello del 2008) mentre resta lontana dalla Germania con il 112,59% nel 2023. La Francia supera il 2008 (108,75 nel 2022) mentre la Spagna è ancora indietro (95,85). Eurostat segnala che migliorano i marcatori dell'Italia sul lavoro e sull'istruzione anche se i dati restano al di sotto di quelli medi dell'Ue. In particolare il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia sale dal 64,8% del 2022 a 66,3 nel 2023 con una crescita di 1,5 punti mentre in media in Ue l'aumento è di 0,7 punti, dal 74,6% al 75,3%. Nonostante questo aumento l'Italia resta ultima in classifica. Sulla disoccupazione l'Italia registra un calo di 0,4 punti percentuali (dall'8,1% al 7,7%), tendenza ancora rafforzata nel 2024, mentre l'Ue segna in media una riduzione di 0,1 punti (dal 6,2% al 6,1%). Il nostro Paese registra un crollo anche per i Neet (i giovani che non sono in un percorso di istruzione e formazione e non lavorano con il passaggio dal 19% al 16,1%), il dato più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2009. In Europa in media si è registrato un calo di 0,5 punti, dall'11,7% all'11,2%. Diminuisce sensibilmente anche la disoccupazione di lunga durata (almeno un anno senza trovare lavoro) con il passaggio dal 4,6% al 4,2% della forza lavoro, il dato più basso dopo il 2009 anche se ancora superiore alla media Ue (2,1%). Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia. L'Offensiva del Dragone punta a destabilizzare l'economia mondiale Secondo i dati della Banca mondiale, nel 2022 il 30% dell output manifatturiero mondiale originava dalla Cina, mentre i consumi privati cinesi rappresentavano solo il 13% di quelli globali. Ciò implica che le aziende cinesi riversano sui mercati internazionali il 60% delle loro produzioni, spesso a prezzi di realizzo, destabilizzando l economia mondiale. In un contesto normale per assorbire questo squilibrio il Paese dovrebbe stimolare i consumi interni o rivalutare il cambio. Ma il Partito Comunista Cinese da oltre venti anni rifiuta di applicare queste misure, di espandere i servizi pubblici (specialmente la sanità) e estendere la sicurezza sociale per i cittadini. Un Paese che ha costruito 45mila chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità spendendo l equivalente di 750 miliardi di euro e che impegna cifre colossali per il riarmo, mantiene ospedali pubblici di infimo livello. Sono state formulate ipotesi più o meno fantasiose, per spiegare questo rifiuto: la mistica confuciana, (in salsa neo-maoista) di vita parca ed austera; il bias ideologico contro un economia orientata ai consumi che sfugge al controllo statale; la preoccupazione che un welfare generoso inoculi il virus dell indolenza nelle nuove generazioni. Tuttavia la motivazione più plausibile è inquietante e gravida di conseguenze. Innanzitutto occorre rottamare l idea che il regime cinese persegua la prosperità e il benessere della popolazione. L accumulo di capacità produttiva, lo spionaggio industriale, l appropriazione indebita di proprietà intellettuale, il dumping compongono una precisa strategia predatoria, una forma di guerra ibrida contro il resto del mondo. Il fine ultimo è ri-assurgere al ruolo egemonico di stampo...

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Pil, Istat: dato acquisito per il 2024 è +0,6%, la stima di fine luglio era 0,7%. Male industria e agricoltura

9/2/2024
Nel secondo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del secondo trimestre del 2023. La crescita acquisita per il 2024 è pari allo 0,6%. Lo comunica Istat, dopo la conferma delle stime per il secondo trimestre sull andamento del Pil. La stima completa dei conti economici trimestrali, spiega l ente statistico, fornisce una sostanziale conferma delle stime preliminari del Pil del secondo trimestre 2024, con una crescita congiunturale dello 0,2% e una crescita tendenziale dello 0,9%. La crescita acquisita per il 2024 risulta dello 0,6% a fronte della stima dello 0,7% fornita a fine luglio.ù La crescita è dovuta in lieve parte alle componenti della domanda nazionale, grazie al contributo positivo per 0,1 punti percentuali sia dei consumi delle famiglie, sia degli investimenti e di quello negativo della spesa delle Amministrazioni Pubbliche per 0,1 punti. Invece, più consistente il contributo positivo fornito della variazioni delle scorte, pari a 0,4 punti percentuali, che contrasta quello negativo della domanda estera netta, che sottrae 0,3 punti alla crescita del Pil. Nel complesso, dai servizi arriva un contributo positivo dello 0,4% al Pil del secondo trimestre mentre segnano un calo del valore aggiunto l agricoltura e l industria in senso stretto. «Nel secondo trimestre - scrive l Istat - si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto nell agricoltura, silvicoltura e pesca dell 1,7% e nell industria in senso stretto dello 0,8%. In crescita il comparto delle costruzioni, cresciuto dello 0,6%, quello del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione (+0,5%), quello dei servizi di informazione e comunicazioni (+0,6%), delle attività finanziarie e assicurative (+0,2%), delle attività immobiliari (+0,8%), del comparto dell amministrazione pubblica, difesa, istruzione e sanità, cresciuto dello 0,1%, e quello delle attività artistiche, di intrattenimento e degli altri servizi (+0,1%). Stazionario il valore aggiunto delle attività professionali». Ne parliamo con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino. Elezioni americane, quanto pesa l'economia A poco più di due mesi dalle elezioni statunitensi (martedì 5 novembre), si infiamma la campagna elettorale. A differenza delle tornate precedenti però sembra esserci ancora un grande assente: l'andamento dell'economia a Stelle e strisce. La scorsa settimana sono usciti un paio di dati che confermano la buona salute degli Usa. l'inflazione e l'andamento del Pil. L'economia americana nel secondo trimestre è cresciuta del 3,0%, più delle attese e del 2,8% previsto inizialmente e l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali in Usa è aumentato dello 0,2% in luglio e dello 2,5% su base annuale, come prevedevano gli analisti. Anche l'inflazione Pce, depurata dalle componenti alimentari ed energetiche, e l'indicatore preferito dalla Fed per misurare l'inflazione, è aumentata dello 0,2% nel mese ma è cresciuta del 2,6% rispetto all'anno scorso. La cifra a 12 mesi è stata leggermente più debole della stima del 2,7%. Due dati che potrebbero essere sfruttati da Kamala Harris, che essendo parte dell'attuale amministrazione, potrebbe rivendicare il successo dell'amministrazione uscente. Al momento però non si registra nessun rimbalzo dopo la convention per Kamala Harris in un nuovo sondaggio nazionale di Abc News e Ipsos, dove mantiene un leggero vantaggio su Donald Trump con numeri quasi identici a quelli di un sondaggio pre convention. Nel complesso, la vicepresidente supera Trump col 50% contro il 46% tra gli elettori registrati in un confronto a due, più o meno con la stessa percentuale della rilevazione prima della kermesse (49% a 45% ). I risultati suggeriscono un vantaggio leggermente...

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Puntata del 30/08/2024

8/30/2024

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Il Pil americano spinge le Borse, nuovi record per Francoforte. A Wall Street scivola Nvidia

8/29/2024
Prosegue il rialzo delle Borse europee che in alcuni casi viaggiano sui massimi storici, rafforzate dalla revisione al rialzo del Pil statunitense, cresciuto del 3% nel secondo trimestre 2024, in base alla seconda lettura del dato. Le attese erano per un dato al 2,8%, pari alla prima lettura. A Wall Street si registra però lo scivolone di Nvidia dopo i conti che, seppur solidi, non sono riusciti a placare le preoccupazioni degli investitori sulla tenuta del settore dell intelligenza artificiale. Il colosso controlla l'80% del mercato dei semiconduttori per l'Ia. Il commento di Maximilian Cellino, Il Sole 24 Ore. L'Europa dell'auto in stallo: a luglio +0,4% di immatricolazioni Una crescita delle immatricolazioni nell area (Ue, Efta e Uk) dello 0,4% nel mese di luglio e volumi che dall inizio dell anno hanno recuperato il 3,9% restando di quasi il 20% sotto i livelli del 2019. I dati diffusi dall Acea restituiscono una situazione del mercato auto in Europa in stallo. «Non vi è quindi ancora nessun segnale che autorizzi a ritenere che il mercato dell auto possa ritornare in tempi ragionevolmente brevi ai livelli ante-crisi e ciò nonostante che il prodotto interno lordo della Ue abbia pienamente recupero gli effetti della crisi» scrive nella sua nota il Centro Studi Promotor. Ne parliamo con Gian Primo Quagliano, direttore Centro Studi Promotor.

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Schuldenbremse, il miope rigore fiscale tedesco costringerà la Germania alla recessione?

8/28/2024
L'economia tedesca ha registrato ieri una leggera contrazione nel secondo trimestre, in parte a causa della diminuzione degli investimenti e della crisi nel settore edile. Lo rileva l'Ufficio federale di statistica (Destatis). Il prodotto interno lordo della Germania è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, confermando la stima iniziale di fine luglio. Con Daniel Gros - direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi - proseguiamo il discorso iniziato nella puntata di ieri, commentando gli ultimi dati e lo stato di salute di quella che ci eravamo abituati a definire la "locomotiva d'Europa". Manovra 2025: il cantiere pensioni Quello della previdenza sembra presentarsi come uno dei nodi più spinosi in vista del vertice di governo del 30 agosto e, più in generale, nel grande cantiere della manovra 2025. La prossima settimana, dopo il vertice di maggioranza previsto per venerdì, dovrebbe tenersi un incontro tecnico con rappresentanti dell'Inps, del ministero dell'Economia e del Lavoro sulle eventuali misure sulla previdenza da inserire nella legge di Bilancio. Secondo le notizie circolate in questi giorni si potrebbe valutare l'ipotesi di un allungamento delle finestre per chi matura 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne) e può quindi andare a riposo indipendentemente dall'età anagrafica, anche se ieri dal sottosegretario leghista al Lavoro, Claudio Durigon, è arrivato subito un secco no all'ipotesi di dilatare da 3 a 6-7 mesi la finestra mobile. Aumentare questo tempo di attesa (tra la maturazione dei requisiti e l'effettiva erogazione) da 3 a 6-7 mesi, permetterebbe risparmi importanti, stimati in circa un miliardo e mezzo all'anno. Commentiamo queste e altre ipotesi con Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali.

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L'Europa alla prova delle sfide d'autunno

8/27/2024
In questi ultimi giorni di agosto i dossier europei occupano uno spazio importante sul tavolo dell'esecutivo. Secondo quanto si apprende oggi, si starebbe lavorando per portare in consiglio dei ministri entro la prima settimana di settembre il Piano strutturale di bilancio, il documento previsto dalle nuove regole del riformato Patto di Stabilità e Crescita - che va inviato a Bruxelles entro il 20 settembre. In questo modo si consentirebbe l'esame parlamentare nelle due settimane successive, in tempo per rispettare la scadenza. Il documento conterrà il quadro programmatico (non indicato nel Def di aprile) e sostituirà di fatto la Nadef. La 'traiettoria' per l'aggiustamento strutturale che Bruxelles ha indicato a Roma dovrebbe aggirarsi intorno allo 0,5-0,6% annuo, pari a circa 10-12 miliardi, una correzione già considerata nel Def sui saldi 2024-2025 La prima scadenza resta però quella dell'indicazione del commissario Ue, visto che entro il 30 agosto dovrà essere tassativamente formulata la proposta dei nomi a Bruxelles da parte dei singoli Paesi. La lettera con l'indicazione della persona scelta dovrà arrivare a von den Leyen sabato 31 agosto. Per quanto riguarda l'Italia, resta in pole position il nome del ministro Raffaele Fitto, di Fratelli d'Italia, responsabile di Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, ma il nodo non è ancora stato ufficialmente sciolto. Oltre all'Italia mancano all'appello anche Belgio, Bulgaria, Danimarca, Lussemburgo, Portogallo, Romania e resta aperto il tema del rispetto dell'equilibrio di genere (su cui von der Leyen si è esposta), la cui realizzabilità si scontra con il fatto che quasi tutti i candidati commissari proposti finora siano uomini. Si aprirà poi la partita non meno complessa dell'assegnazione di dicasteri e deleghe. La questione dovrebbe chiudersi entro fine settembre, quando dovrebbero iniziare le audizioni a Strasburgo. Si annuncia insomma un autunno delicato per l'Unione Europea. Le elezioni di giugno hanno portato a Strasburgo frammentazione politica e coalizioni più instabili della legislatura precedente mentre Francia e Germania, le due "superpotenze", appaiono in pieno disorientamento politico e introversione economica. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore Bruxelles Schuldenbremse, il miope rigore fiscale tedesco costringerà la Germania alla recessione? L'economia tedesca oggi ha registrato una leggera contrazione nel secondo trimestre, in parte a causa della diminuzione degli investimenti e della crisi nel settore edile. Lo rileva l'Ufficio federale di statistica (Destatis). Il prodotto interno lordo della Germania è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, confermando la stima iniziale di fine luglio. Nel primo trimestre il Pil era aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. "Dopo il lieve aumento del trimestre precedente, in primavera l'economia tedesca ha nuovamente rallentato", afferma la presidente della Destatis Ruth Brand. Nonostante le difficoltà dell'economia tedesca secondo il ministro delle Finanze Christian Lindner, liberale e interprete dell ala austera del governo, dopo le emergenze legate a pandemia e guerra il 2025 dev essere l anno che riporta la Germania al rigore dei conti, in linea con il freno del debito (Schuldenbremse) inserito in Costituzione. L imperativo sul pareggio di bilancio è figlio della cultura squisitamente tedesca. Il freno al debito, però, ha mostrato tutti i suoi limiti in questi anni di crisi, costringendo la Germania a varare deroghe per far fronte alla pandemia, prima, e alla necessità di aiutare l'Ucraina, poi. Di fronte a questa consapevolezza, vale la pena chiedersi se, in momenti cruciali, lo Schuldenbremse si riveli più un ostacolo che una tutela, costringendo a trattare come questioni contabili quelle che, in realtà, sono questioni politiche profonde. Ne parliamo con Daniel Gros direttore dell'Institute for European policy making della Bocconi

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Banche centrali, quali "indizi" da Jackson Hole?

8/26/2024
Negli Stati Uniti nel fine settimana si è tenuto l'influente simposio di politica economica di Jackson Hole, che ogni anno chiama a raccolta i vertici delle principali banche centrali del mondo. Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha detto che è arrivato il momento per aggiustare la direzione della politica monetaria, anticipando così l'imminente taglio dei tassi di interesse che dovrebbe già avvenire nel corso della riunione del 17 e 18 settembre. Il commento in diretta con Franco Bruni, presidente dell'Ispi e professore emerito del dipartimento di Economia dell'Università Bocconi. Boeing sempre più in difficoltà La Nasa ha annunciato che utilizzerà la capsula Dragon di SpaceX per riportare a casa Sunita Williams e Barry Wilmore, i due astronauti in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale dove sono bloccati da più di due mesi, molto più di quanto previsto. L'agenzia non ritiene che Starliner offra sufficienti garanzie di sicurezza. La decisione della Nasa è un successo per Elon Musk e un duro colpo per Boeing, che vede così allungarsi la sua scia di problemi, a cominciare dai dubbi sulla sicurezza degli aerei dell'azienda che sta accumulando contrattempi e guasti tecnici. Dall'inizio dell'anno il titolo ha perso in borsa di circa un terzo del suo lavoro. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.it.

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Puntata del 23/08/2024

8/23/2024

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Debito pubblico. Cosa ci dobbiamo aspettare?

8/22/2024
A seguito delle dichiarazioni del governatore della banca d'italia Fabio Panetta le visioni sul futuro dell'Europa e dell'Italia sul fronte debito pubblico sono incerte. Come rimane incerta la posizione della BCE per quello che riguarda eventuali tagli sui tassi d'interesse. Nuovo massimo storico per il debito pubblico italiano nella rilevazione relativa al mese di giugno 2024. Secondo quanto comunicato dalla Banca d'Italia alla fine del periodo in esame il debito pubblico aveva sfiorato i 2.949 miliardi di euro rispetto agli oltre 2.918 miliardi di inizio mese (dato rivisto); l'aumento mensile è stato di oltre 30 miliardi di euro. Rispetto al dato dello stesso mese dello scorso anno (2.849 miliardi di euro) il debito pubblico è cresciuto di circa 99 miliardi. Danilo Corradi dottore di ricerca in storia economica. Overtourism, ecco la classifica delle città più affollate da Dubrovnik a Venezia e Marrakech Nel rapporto McKinsey & Company anche Roma tra le prime 15 destinazioni a rischio per «densità turistica». Il turismo è tornato ai livelli pre-Covid ma ha riportato con sé le criticità che ne hanno accompagnato la crescita prima del brusco arresto causato dalla pandemia. In particolare una concentrazione di viaggiatori su alcune località che finiscono per essere vittime del fenomeno ribattezzato overtourism. Infatti l'80% dei viaggiatori visita solo il 10% delle destinazioni turistiche del mondo. Il numero dei viaggiatori e la frequenza dei loro viaggi sono destinati ad aumentare (nel primo trimestre dell'anno le notti trascorse negli esercizi ricettivi dell'Ue sono aumentate del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2023) e lo stesso report offre una proiezione al 2030: uno scenario nel quale la città sulla Laguna (che sta sperimentando un ticket di accesso per i turisti giornalieri) vedrà un aumento meno significativo di affollamento turistico (+26%) rispetto ad altre mete come Marrakech (+86%), Amsterdam (+72%) e la stessa Dubrovnik (+70%). Tra sei anni Venezia sarà quindi la terza città al mondo per intensità turistica, superata da Macao (dove si prevede un incremento del 45%). Il rapporto annuale McKinsey & Company (The state of tourism and hospitality 2024), tra le molti analisi, alza anche il velo sulle mete urbane più affollate in una graduatoria basata sul numero di notti trascorse nel 2023 da visitatori domestici e stranieri per chilometro quadrato. Al primo posto c è Dubrovnik (Croazia), seguita da Venezia e da Macao. Tra le prime quindici posizioni compare un'altra città d'Italia, Roma (al 13° posto), appena sotto Parigi (12esima). Alessandro Nucara - direttore generale federalberghi. Autotrasporti: le ripercussioni sui trasporti e sull'economia dei lavori di manutenzione per valichi trafori e ponti nel nord Italia E' stata annunciata la chiusura totale al traffico per il traforo del monte Bianco dal 2 settembre al 16 dicembre 2024, per il rifacimento di 600 metri di volta, su due tratti di 300 metri ciascuno. Gli scambi commerciali tra Italia e Francia sono ostacolati non soltanto dalla chiusura del traforo del Monte Bianco per 15 settimane (tre mesi e due settimane), ma anche dall'interruzione del transito sulla ferrovia italo-francese del Fréjus e dai lavori di rifacimento sul Brennero del ponte di Lueg. I lavori di manutenzione straordinaria del Monte Bianco erano stati pianificati nel 2023 ma sono stati rinviati di un anno dalla Commissione intergovernativa Italia-Francia a causa della frana che rese necessaria la chiusura della ferrovia del Fréjus. Durante questo periodo, non sarà consentito il passaggio del traffico in nessuna circostanza, neanche temporaneamente. Il tratto in questione rappresenta un passaggio essenziale per i trasporti e per l'economia sia Italiana che dei paesi confinanti. Per dare dei numeri ogni anno il traforo del monte Bianco è attraversato da migliaia di veicoli, circa 10.000 ogni giorno quando il traffico è più intenso, stesso discorso per il Ponte Lueg dove transitano...

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Auto elettriche: la UE lima i dazi all'import ma alla Cina non basta

8/21/2024
Ubs prevede che le case automobilistiche cinesi venderanno 5 milioni di veicoli all'estero nel 2024, con gran parte della domanda proveniente dai mercati in via di sviluppo, e consolideranno la posizione della Cina come il primo esportatore mondiale. I veicoli alimentati a batteria rappresenteranno quest'anno il 30% delle esportazioni totali di automobili della Cina. Il 5 luglio nell'Unione Europea sono entrati in vigore nuovi dazi sulle auto elettriche, che si applicheranno a tre produttori campione: Byd nella misura del 17.4%; Geely nella misura del 19.9%; Saic nella misura del 37.6%. Il governo cinese ha fin da subito minacciato ritorsioni contro le importazioni europee, dalla carne di maiale all'industria dei liquori francese. Ma la Commissione europea ha nuovamente corretto l'entità dei dazi provvisori anti-dumping in vigore dal 5 luglio sulle importazioni di auto elettriche prodotte in Cina. Intanto a beneficiare maggiormente delle nuove tabelle, pensate per mettere sullo stesso piano car maker europei e cinesi è stata l'Americana Tesla. Alberto Annichiarico Sole 24 Ore e Fabio Scacciavillani - economista- Il Sole24Ore. Energia in Italia - sud hub strategico per l'energia italiana? Noi soffriamo il fatto che quasi metà della nostra generazione viene dal gas, che ha costi più alti, in particolare dal 2022. L'apporto delle rinnovabili, che da una parte ha aumentato l'offerta, ha un contributo limitato ed è stato comunque costoso in termini di incentivi e di adeguamento delle reti. Bellissimo sarebbe avere più rinnovabili, magari più idroelettrico, come hanno i paesi scandinavi, che tengono i prezzi a 50, ma da noi il grande idroelettrico è praticamente fermo da mezzo secolo. La Francia da anni garantisce alla sua grande industria prezzi intorno ai 50/MWh, e anche la Germania ha messo prezzi a 70/MWh, mentre in Italia, le nostre industrie pagano facilmente più di 100/MWh. Noi non ce la facciamo, strangolati dal debito, a fari gli stessi aiuti di stato. Il Parlamento e la Commissione, dopo gli anni dell'infatuazione verde, riconoscono da mesi il problema. Dopo le ultime elezioni, che non stravolgeranno più di tanto gli equilibri politici, si cercherà delle soluzioni per arrivare ad un prezzo unico, condizione essenziale per avere mercati efficienti, che rimane oggi, come allora, obiettivo primario. Il mercato unico dell'energia Il mercato, in particolare se unico, deve avere anche un prezzo unico, e qua non ci siamo e, purtroppo, il paese con i livelli più alti rimane l'Italia. I prezzi per oggi 14 giugno, sul mercato all'ingrosso, sono in Italia a 107 per megawattora (MWh), contro i 33 della Francia, i 44 della Spagna e i 91 della Germania. Davide Tabarelli - Il Sole24Ore. Data center, scontro tra big per un mercato da 15 miliardi. Una torta da 15 miliardi. Questa la posta in gioco sui data center in Italia. Alla quale guardano sia i colossi d oltreoceano (Google, Amazon e Microsoft su tutti, ma anche Equinixo Vantage Data Center), sia i player europei, in particolare Data 4 (si veda l'articolo in basso) oanche Aruba, determinati a far valere le migliori condizioni in termini di sovranità digitale: lacapacità di controllare i propri dati e la propria tecnologia. È su questo punto che si sta concentrando lo scontro competitivo con le leggi Usa, a partire dal CloudAct, che permettono ampi poteri di accesso ai dati e la risposta di investitori portati a puntare dipiù al made in Europe - Andrea Biondi - Il Sole24Ore.

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La corsa alla casa bianca - il rapporto Musk - Trump e i finanziatori di Kamala Harris

8/20/2024
A Chicago è iniziata la Convention del partito Democratico americano, che conferirà alla vicepresidente Kamala Harris l'incarico formale per sfidare Donald Trump nelle elezioni presidenziali. Se verrà eletto, Donald Trump offrirà a Elon Musk una posizione nel governo o un ruolo consultivo nella sua amministrazione, "se vorrà farlo". Lo ha detto lo stesso tycoon in una intervista alla Reuters pubblicata sul sito. Musk gli ha già dato il suo endorsement, finanzia un super pac a suo sostegno e lo ha intervistato su X. Ma Trump ha avvisato che prenderà in considerazione l'eliminazione di un credito d'imposta di 7.500 dollari per i veicoli elettrici, una mossa che potrebbe penalizzare Tesla. Marco Valsania, corrispondente Sole24Ore da Chicago. Assicurazioni e rischi climatici per le PMI Le compagnie assicurative sono al lavoro per creare un pool ad adesione volontaria per mutualizzare i rischi connessi alle catastrofi naturali, ossia terremoti e inondazioni. Questa l'idea attorno alla quale si sta concentrando il tavolo di lavoro aperto dall'Ania e al quale sono seduti i principali operatori del settore. ll rischio climatico è considerato significativo nei prossimi 5-10 anni, con impatto medio/alto, per il 71,2% delle 53 assicurazioni danni che coprono tali rischi. L'obiettivo infatti è, tenuto conto del peso crescente che gli eventi avversi hanno sui conti del settore, affrontare l'obbligo per le imprese, che sulla carta dovrebbe scattare a fine anno, di sottoscrivere una polizza contro le "catnat" e dunque il vincolo per le compagnie di offrire soluzioni adeguate in termini di prezzo e di copertura del rischio. Gestendo bene i rischi (per questo si parla di mutualizzarli in un pool di compagnie) questo è un mercato che ha un enorme potenziale. Marco Terzago, membro del consiglio direttivo di ANRA. Cercare lavoro? Un candidato su due usa l'intelligenza artificiale, anche le aziende la utilizzano, rischi e opportunità Come l'IA sta rivoluzionando la ricerca del lavoro e quali sono i potenziali rischi associati. OpenAI e le sue implicazioni nel settore HR. E secondo un indagine del Financial Times, fino a metà degli aspiranti dipendenti mette a punto le proprie candidature contando sull'aiuto dell'Ia. Con il rischio di avere curriculum goffi, se non intervengono a migliorare un po' il linguaggio, o gonfiati. Le aziende utilizzano sempre più i software recruiting per la selezione dei potenziali candidati. Filippo Poletti, LinkedIn Italia top voice.

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Caro scuola

8/19/2024
Costi in salita per l'istruzione dei figli: assicurare ai propri figli un'istruzione dalla culla all'università in vista del nuovo mondo del lavoro, ha un costo sempre più elevato con un impatto significativo sul budget familiare. E questo inevitabilmente riduce le possibilità per le famiglie meno abbienti. In uno scenario in cui i costi per l'istruzione dei figli continua a lievitare diventa quindi sempre più essenziale pianificare fin dalla nascita dei propri figli il finanziamento della loro istruzione. Basti pensare che secondo le prime stime, ogni famiglia spenderà un importo fra i 550 e i 1050 euro per ogni figlio, con aumenti di circa il 15% per libri, zaini, astucci e altro materiale delle scuole secondarie di primo grado, e del 18% per quelle di secondo grado. Complice anche l'inflazione che di anno in anno fa lievitare i prezzi. Marzia Redaelli editorialista sole24ore. L'elettronica cerca 22.500 lavoratori da qui al 2028. Le transizioni green e digital spingono l'occupazione tra punti di forza e criticità. Cresce la domanda di lavoro nelle imprese elettroniche ed elettrotecniche. A spingere l'occupazione sono soprattutto le attività legate alle transizioni energetica e digitale. Trovare personale specializzato, però, diventa sempre più difficile. Il disallineamento fra le competenze offerte dal sistema educativo e quelle richieste dal mercato contribuisce a rendere poco agevole la ricerca di figure professionali adeguate. In prospettiva il quadro poco è rassicurante. A descriverlo è il rapporto su occupazione e mercato del lavoro realizzato su dati Unioncamere-Anpal dal servizio studi di Anie, l'Associazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche, aderente a Confindustria. Sara Fragasso - Area Studi di Anie. Mercati con Max Cellino - Il Sole24Ore.

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L'industria delle auto elettriche

8/16/2024
Le auto elettriche sono considerate importanti da Bruxelles per contribuire alla diminuzione delle emissioni globali di CO2. Cina, Stati Uniti, Ue, India, Russia e Giappone sono le economie che emettono più CO2 al mondo. Insieme, nel 2021 rappresentavano il 49,2% della popolazione mondiale, il 62,4% del Pil globale, il 66,4% del consumo di combustibili fossili e il 67,8% delle emissioni globali di CO2 fossile. A marzo del 2023 i ministri dell'energia Ue hanno approvato il regolamento che prescrive lo stop ai motori endotermici per le auto e i furgoni nuovi a partire dal 2035. Ciò sulla scorta di una dichiarazione della Commissione che stabilisce di fatto una specie di deroga per i motori endotermici alimentari da carburanti sintetici. L'Italia si è astenuta (dopo aver indicato fino al giorno prima che avrebbe votato contro). Se da una parte la transizione all'elettrico porta benefici all'ambiente, dall'altra ha ripercussioni sulla filiera dell'automotive. Soprattutto perché Bruxelles ha deciso di legarsi ad un'unica tecnologia per attuare la transizione. Lo stop a diesel e benzina mette più a rischio l'industria italiana: sono 70 mila i posti a rischio. Se per costruire un motore termico sono necessarie 100 persone, per realizzarne uno elettrico ne bastano 25. I tre quarti degli attuali addetti diventano inutili. La batteria è il componente chiave per le auto elettriche. E quando si parla di batterie auto, non si può non parlare di Cina, da sempre maggiore produttore al mondo. Inoltre, tra le alternative al motore termico figura l'idrogeno. Ne parliamo con: Luigi Paganetto, economista e presidente onorario Fondazione Tor Vergata Francesca Gostinelli, CEO Enel X Michele Costabile, professore ordinario di Marketing e direttore di Luiss X.ITE , Centro di Ricerca su Tecnologie e Comportamenti di Mercato Giovanni Primo Quagliano, presidente del centro studi Promotor Luigi Crema, presidente Hydrogen Europe Research

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Energia: approvvigionamento di gas, rinnovabili e comunità energetiche

8/14/2024
Negli ultimi tre anni, il prezzo dell'energia è schizzato alla stelle, complici la ripartenza dopo la pandemia e l'invasione russa in Ucraina. Ma iniziano a registrarsi elementi di normalizzazione. Alla luce dei dati diffusi da Unem (Unione energie per la mobilità) lo scorso mese, la bolletta energetica in Italia è scesa del 42%. Alla base c'è un mix di fattori costituito dai minori consumi di energia indotti da condizioni climatiche favorevoli e dal contesto macroeconomico in rallentamento, oltre che dalle quotazioni in calo. Risultato: la fattura energetica italiana, che quantifica il saldo tra la spesa per l'energia importata e le entrate derivanti dall'export, si è attestata nel 2023 a circa 66,5 miliardi, con un calo di 47,8 miliardi rispetto all'anno prima. Quando, sotto la spinta della crescita dei prezzi del gas, l'asticella ha raggiunto il picco storico di 114,3 miliardi di euro. Si tratta di livello più alto rispetto agli anni immediatamente precedenti (nel 2021, per effetto del Covid, la spesa è scesa fino a 23,4 miliardi) ma non molto dissimile dal valore di undici anni fa (64,9 miliardi). E il minore esborso sul 2022 è stato determinato, per l'84%, dal dimezzamento dei costi sostenuti per il gas (-54% rispetto al 2022 per gli approvvigionamenti dall'estero) ed elettricità (-51% per l import dagli altri Paesi). Mentre, guardando al 2024, le previsioni quantificano in circa 56 miliardi (10 miliardi in meno del 203) la spesa da sostenere per l approvvigionamento energetico della penisola. In generale il gas incide per il 35% sul mix complessivo e seconda fonte alle spalle del petrolio. Passando alla rinnovabili, emerge che nei primi sei mesi del 2024 la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%). A maggio 2024 hanno coperto il fabbisogno di elettricità con una quota del 52,5% (contro il 42,3% del maggio 2023). È il valore mensile più alto di sempre. Un primato determinato principalmente da due fattori: la produzione record dell'idroelettrico (+34,7%, in ragione delle fortissime precipitazioni piovose e nevose degli ultimi mesi) e il nuovo passo in avanti del fotovoltaico (+36,3%) e dell'eolico (+10,5%). L'incremento del fotovoltaico (+1.062 GWh) è dovuto all'aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e al maggior irraggiamento (+393 GWh), a loro volta proliferati grazie al Superbonus. Capacità che, per quanto riguarda tutti gli asset green, nel 2024 è cresciuta di 3,015 GW (+42% rispetto a un anno fa): ci sono tutte le premesse per battere i 5,7 GW del 2023, anche se i target Pniec - circa 10 GW l'anno per rispettare la tabella di marcia al 2030 - sono ancora distanti. Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l'84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. Parlando di rinnovabili, bisogna segnalare che questo è un anno di svolta per le comunità energetiche rinnovabili perché lo scorso gennaio è stato approvato il decreto tanto atteso e, un mese dopo, sono state pubblicate le linee guida messe a punto dal Gse e approvate dal ministero dell Ambiente e della Sicurezza energetica. Ne parliamo con: Luigi De Paoli, Professore di Economia e politica dell'energia e dell'ambiente all'Università Bocconi Alberto Clò, direttore responsabile della rivista "Energia" ed ex ministro dell'Industria e del commercio con l'estero nel governo tecnico presieduto da Lamberto Dini Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei (Banca europea per gli investimenti) Franco Bernabé, presidente di Techvisory ed ex amministratore delegato di Eni e Telecom Davide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma Energia Clara Poletti, componente del collegio dell'Arera (Autorità di Regolazione...

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La rivoluzione dell'intelligenza artificiale

8/13/2024
L'intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando il mondo che ci circonda. Dalle auto a guida autonoma ai sistemi sanitari predittivi, l'AI sta trovando applicazioni in ogni settore, incluso il lavoro. "La prossima rivoluzione industriale è iniziata. L'intelligenza artificiale porterà significativi guadagni di produttività in quasi ogni industria e aiuterà le aziende a essere più efficienti in termini di costi ed energia", afferma il fondatore e amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang, descrivendo la sua società come "posizionata per la prossima ondata di crescita". Intanto l'Unione europea ha approvato l'AI Act. Ne parliamo con: Marta Dassù, Senior Advisor European Affairs, Aspen Institute Roberto Viola, Direttore Generale per le politiche digitali della Commissione europea (DG Connect) Francesco Sciaudone, Managing Partner Grimaldi Alliance Uljian Sharka, fondatore e amministratore delegato iGenius Rita Cucchiara, professoressa ordinaria di Ingegneria Informatica all'UNIMORE Giorgio Metta, direttore scientifico dell Istituto Italiano di Tecnologia Marco Gay, presidente Esecutivo ZEST Paolo Traverso, direttore strategia e sviluppo della Fondazione Bruno Kessler

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Demografia, denatalità e formazione dei giovani

8/12/2024
Lo scorso 31 maggio, il governatore di Bankitalia Fabio Panetta parlando dell'impatto della demografia sull'economia italiana ha dichiarato: "in Italia da qui al 2040 il numero di persone in età lavorativa diminuirà di 5,4 milioni di unità, malgrado un afflusso netto dall'estero di 170.000 persone all'anno. Questa contrazione si tradurrebbe in un calo del Pil del 13 per cento, del 9 per cento in termini pro capite". Ne parliamo con: Monica Pratesi, professoressa ordinaria di Statistica all'Università di Pisa (PhD in Statistica Applicata) Andrea Montanino, Chief economist e Direttore delle Strategie settoriali e Impatto CDP Monica Costantini, Medico, Consigliere ordine dei medici di Trento Laura Zanfrini, professoressa ordinario alla Facoltà di scienze politiche e sociali dell'università cattolica dove insegna "Organizzazioni, Ambiente e Innovazione sociale" e "Sociologia delle migrazioni e della convivenza interetnica" Ferruccio Resta, presidente della Fondazione Bruno Kessler ed ex rettore del Politecnico di Milano Andrea Gavosto, dirigente della fondazione Agnelli

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Lo scontro commerciale tra Ue-Usa e Cina

8/9/2024
Oggi affrontiamo lo scontro commerciale tra la Cina da una parte e l'Unione europea e gli Stati Uniti dall'altra che, negli ultimi mesi hanno deciso di alzare pesantemente i dazi per numerose merci provenienti da Pechino, prime tra tutte le auto elettriche. Il 5 luglio nell'Unione Europea sono entrati in vigore nuovi dazi sulle auto elettriche, che si applicheranno a tre produttori campione: Byd nella misura del 17.4%; Geely nella misura del 19.9%; Saic nella misura del 37.6%. Altri produttori in Cina, che hanno cooperato con l'inchiesta europea, ma non fanno parte dei campioni scelti saranno soggetti a un dazio medio del 20,8%, mentre per quelli che non hanno collaborato con Bruxelles il dazio medio sarà del 37,6%. Si tratta di dazi provvisori decisi nove mesi dopo l'inizio di un'inchiesta antisussidio avviata per decisione autonoma della Commissione europea. A queste cifre bisogna aggiungere i dazi del 10% già esistenti. In precedenza, anche gli Stati Uniti hanno introdotto dazi sui prodotti importati dalla Cina. Il 14 maggio sono stati decisi dazi fino al 102,5% sulle auto elettriche; del 25% sulle loro batterie al litio; del 50% su chip e su pannelli solari. E ancora dazi su prodotti medicali, minerali critici e acciaio. Secondo le stime della Casa Bianca, saranno colpiti circa 18 miliardi di dollari di merci e le misure entreranno in vigore tra quest'anno e il 2026. Ne parliamo con: Giuliano Noci, Prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano, Giulio Sapelli, storico Sebastiano Maffettone, filosofo Marco Magnani, docente di International Economics all'Università Cattolica e alla LUISS Guido Carli Alberto Annichiarico, Sole24Ore Fabio Scacciavillani, economista ed editorialista del Sole24 Ore

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